Si tratta del nuovo film di Woody Allen, già in programmazione nelle sale a Milano, una “comédie au champagne”, dove si accetta il soccorso dell'illusione delle immagini, dei giochi di prestigio e di qualche nota jazz sul nero.
Il film si ambienta nella sfrenata Berlino del 1928 dove Wei Ling Soo è un celebre prestigiatore cinese in grado di fare sparire un elefante o di teletrasportarsi sotto gli occhi meravigliati di un pubblico acclamante. Ma dietro la maschera e dentro il suo camerino, Wei Ling Soo rivela Stanley Crawford, un gentiluomo inglese sentenzioso e insopportabile che accetta la proposta di un vecchio amico: smascherare una presunta medium, impegnata a circuire una ricchissima famiglia americana in vacanza sulla riviera francese.
Woody Allen torna a parlare di magia, infatti, non è la prima volta che Allen ricorre alla magia, che ha giocato d'altra parte un ruolo rilevante nella sua filmografia: Stardust Memories, New York Stories, Alice, Ombre e nebbia, La maledizione dello scorpione di giada, Scoop, Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni.
Wei Ling Soo, il personaggio del film, s’ispira alla lontana al mago del passato "Chung Ling Soo" che era il nome d'arte dell'americano William Ellsworth Robinson nato il 2 aprile 1861 e scomparso tragicamente il 24 Marzo 1918 in una esibizione, quando un proiettile, che avrebbe dovuto essere a salve, lo colpì in scena e ne causò la morte in ospedale il giorno seguente.
Un film da non perdere per tutti gli amanti della magia.

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