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SUPERMAGIC 2013

La recensione di Francesco Maglione:

Martedì sera, dalle 20.15 il teatro olimpico di Roma sembra quello dei grandi appuntamenti del sabato: foyer pieno nell'attesa dell'apertura cordoni, i bambini che agitano le bacchette magiche appena acquistate, adulti che si accalcano intorno al banchetto con il mago che mostra giochi e vende oggetti magici. Non siamo tornati indietro di 20 anni prima dei reality e dei tronisti, bensì siamo a Supermagic lo spettacolo in scena dal 31 gennaio al 10 febbraio a Roma, e qui la magia si riprende il fascino sul pubblico.
Un evento orchestrato dell'avvocato Remo Pannain che e' giunto alla 10 edizione, con un cast di grande rispetto.
Lo spettacolo ed il teatro si presentano pregevolmente, la presentazione non banale, ma intervallata da classici della magia affidati all'avvocato Pannain fa da introduzione agli artisti che partono con una manipolazione con cambi colore di carte e palline da parte dell'americano Arthur Trace un numero a tema artistico al quale l'ampiezza del palcoscenico e gli angoli larghi non danno giustizia, si prosegue con un numero di anelli cinesi affidati alla presenza scenica dell'artista ucraina Galina che con movimenti sensuali e passi di danza conduce il pubblico alla magia musicale dai tonici comici del grande Mikael Szanyiel e qui il teatro inizia a riscaldarsi le mani con applausi sempre piu crescenti.
I cambi d'abito del duo SOS & Victoria Petrosyan miscelati da numeri pirotecnici e musiche d'azione fanno da cappello ai meravigliosi Chapeaux Blancs che nell'oscurità del loro numero stupiscono il pubblico con apparizioni e un repertorio mimico che ha solo due toni: il bianco ed il nero.
Non poteva mancare in questo tripudio magico un antimago, la nemesi del comico pasticcione che sapientemente e con grande coinvolgimento delle prime file porta in scena la pazzia e la risata con classici della magia e qui il maestro Otto Wessely ha il suo tributo di applausi. L'introduzione al gran finale passa per la favola delle fate che levitano sapientemente interpretata da Galina, il finale e' tutto per lui, dopo averlo visto nel recente campionato del mondo in Inghilterra e' sempre un privilegio gustare il personaggio che incarna il mago nell'immaginario collettivo e anche i "babbani" fanno il loro tributo al re dei volatili Marko Karvo con l'apparizione di colombe e la chiusura con un magnifico esemplare di Ara ara che sorvola la platea con il pubblico in visibilio.
Vedere così tante persone che escono dal teatro con la meraviglia sui volti, per me appassionato praticante di magia e' come l'applauso per l'artista che estendo alla magistrale organizzazione. E' grazie ad eventi del genere che la nostra nobile arte potrà riappropriarsi del suo giusto spazio.




Autore: Francesco Maglione
07/02/2013

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Commenti a questo articolo


Data: 07/02/2013
Autore: Arduino
Commento:
Grazie Francesco per il contributo.
Spero che tu abbia "aperto le danze" e altri soci pubblichino loro articoli su questo nostro web.
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